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Recensione: Il rumore dei tuoi passi – Valentina D’Urbano

Titolo Il rumore dei tuoi passi
Autore Valentina D’Urbano
Editore Longanesi
Prezzo € 14,90 

Come sicuramente saprete, non riesco a farmi sfuggire romanzi di esordienti pubblicati da grandi case editrici. Quando ho scoperto che Valentina D’Urbano, che già apprezzavo per i suoi straordinari disegni (che potete trovare cliccando qui) avrebbe pubblicato un libro per Longanesi, quindi, son corso ad acquistarlo. Certo, il genere non mi è congeniale e un piccolo ripensamento l’ho avuto, ma alla fine ho deciso di prenderlo e di leggerlo.

Parto dal lato negativo: il titolo!
Al di là del trovarlo brutto per gusto personale, non rispecchia affatto il romanzo. O meglio, rispecchia un po’ la storia, ma non l’atmosfera in cui è ambientata. Come titolo è fuorviante e lascia intendere si tratti di qualcosa alla Sparks. Niente contro Sparks, ma semplicemente siamo in un genere quasi del tutto diverso.

Non ricordo esattamente quale sia stato l’ultimo romanzo rosa letto, forse non ne ho mai letti, quindi quando ho intrapreso questa lettura temevo di non arrivare alla fine, e invece mi sono dovuto ricredere. Al centro di tutto c’è un amore tanto forte quanto unico tra Bea e Alfredo, ma il loro legame non lascia mai spazio a momenti sdolcinati e finti. Il romanticismo c’è, ma è quello che loro possono permettersi, quello che la Fortezza (il luogo cui sono cresciuti) ha concesso loro. Un posto difficile in cui il semplice amore non avrebbe avuto la forza necessaria per sbocciare e, soprattutto, maturare.

I personaggi sono descritti perfettamente, tanto che spesso, leggendo il romanzo, si è combattuti perché le emozioni trasmesse sono forti, ma svariate volte scelte e comportamenti dei due ragazzi non possono essere apprezzate. Più volte ho pensato “gente del genere l’allontanerei immediatamente nella vita reale” ma poi mi ritrovavo a essere triste per loro, in un misto tra pena e malinconia.

Io sono abituato a leggere Thriller, quindi un occhio allo schema narrativo è d’obbligo e spesso mi imbatto in errori talvolta anche grossolani. In questo caso ovviamente la storia scivola lineare e limpida, senza difficoltà. La lettura è piacevole ma forte, perché più volte una fitta allo stomaco è impossibile non sentirla e, una volta finito, il senso di aver perso qualcosa c’è e si sente.

Comunque, per concludere, non so se per via delle aspettative piuttosto basse che avevo nei confronti del genere in sé, a me il romanzo è piaciuto molto e lo consiglio senza dubbio a chi abbia voglia di leggere qualcosa di buono, poco impegnativo ma non per questo vuoto, perché questo non è affatto un romanzo vuoto.

Complimenti vivissimi alla giovane autrice, a cui auguro di continuare al meglio la strada appena intrapresa.

Voto:

Antonio
Roba da Scrittori 

24 commenti

Gli spillasoldi: Consigliamoci UnLibro

Come sapete il mondo dell’editoria è pieno di gente che si ingegna per cercare di guadagnare qualcosa da esordienti inesperti e (purtroppo troppo spesso) illusi.

Di Consigliamoci UnLibro avevo sentito parlare per via dello spam fastidiosissimo che mette in atto troppo spesso e ultimamente perché pare chiedesse soldi per recensire libri o fare interviste. Ho fatto un giro sul sito e il tutto è davvero molto poco professionale, quindi non credevo possibile chiedessero addirittura soldi per un servizio di così basso livello. Non lo credevo, fino a quando non sono stato contattato anche io. Sapendo con chi avessi a che fare, ho cercato di ricevere più informazioni possibili. A dire la verità, credo che il modo migliore per spiegarvi la situazione sia incollarvi direttamente la conversazione. La speranza è di poter aiutare i meno esperti. Non per dare l’idea che i servizi debbano essere gratuiti, anzi, ma perché quando si paga per qualcosa bisogna sapere a chi. Poi certo, servizi come “recensire un libro” non vanno mai pagati. Quanto può essere obiettivo un recensore che riceve soldi direttamente da te? La risposta credo sia sottintesa.

Vi lascio con la conversazione avvenuta pochi minuti fa.
N.B. Stampatello, errori grammaticali e tutto il resto sono una trasposizione fedelissima della conversazione avuta.

Consigliamoci UnLibro
CIAO
HO VISTO CHE HAI SCRITTO UN LIBRO
SAREI FELICISSIMO DI RECENSIRLO E PUBBLICIZZARLO SUL MIO SITO […]

Antonio Schiena
Ciao, sono molto interessato. Mi puoi spiegare come fare per essere recensito? Grazie

Consigliamoci UnLibro
PER LA RECENSIONE E PUBBLICIZZAZIONE
DEL LIBRO SUL MIO SITO E’ GRADITA UNA PICCOLISSIMA DONAZIONE DI 10 EURO PER AIUTARMI CON LE SPESE DEL SITO, MA IN CAMBIO AVRESTI UN OTTIMIA PUBBLICITA’
[…]
PER 20 EURO TI ORGANIZZO RECENSIONE + INTERVISTA
E TI ASSICURO CHE VIENE UNA COSA MOLTO CARINA
TIPO COME QUESTA CHE HO GIA’ ATTO AD UN ALTRO SCRITTORE
TI DICO SOLO CHE E’ UN OTTIMA VETRINA
[…]
QUINDI QUELLA CHE CHIEDO
E’ UNA CIFRA SIMBOLICA
MA IN CAMBIO AVETE UN OTTIMA PUBBLICITA

Antonio Schiena
Scrivi prima “è gradita” e poi “cifra simbolica”. E comunque la chiami sempre “donazione”. Quindi se non pagassi recensiresti comunque il romanzo?

Consigliamoci UnLibro
si ma alla fine

Antonio Schiena
Scusami, ma non ho capito

Consigliamoci UnLibro
SE MI FAI LA DONAZIONE
LA FACCIO SUBITO
ALTRIMENTI QUANDO SARA’ […]

Antonio Schiena
Sì ok, mi sta bene. Ma quando sarà più o meno quand’è? Tra 6 mesi, tra 12 mesi? Giusto per farmi un’idea.

Consigliamoci UnLibro
NON LA FACCIO
E’ UN MODO SEMPLLICE PER DIRE QUESTO

Antonio Schiena
Usando le parole giuste è tutto più chiaro, no?

Consigliamoci UnLibro
ALLORA
NON PENSO CHE 10 EURO CAMBINO LA VITA

Antonio Schiena
Ma perché dovrei darli a te? Ho fatto un giro sul tuo sito e scrivi con errori ortografici e grammaticali molto molto grossolani, come stai facendo qui in chat. Se anche volessi pagare per un servizio almeno deve esser fatto bene, e tu sinceramente non ne sembri capace.

Consigliamoci UnLibro
E’ UNA ENORME CAZZATA
VAI A LEGGERE LE MIE RECENSIONI PRIMA DI DIRE STUPIDAGGINI
[…]
LEGGI QUESTE RECENSIONI E POI MI DICI
PRIMA DI SPARARE SENTENZE

Antonio Schiena
Appunto, vedi le risposte dell’intervista che mi hai mandato. Non ci sono gli accenti ed è scritto e’ e non è, ci sono spazi prima e dopo i punti e prima e dopo le virgole, mancano le maiuscole. Insomma, un lavoro fatto con i piedi sostanzialmente.
Per non parlare del fatto che è chiaro che chi ha recensito quel libro e ha fatto l’intervista non ha affatto letto il testo.

Consigliamoci UnLibro
QUELLI SONO ERRORI DI PORTABILITA’ DEL CODICE DEL SITO
CHE VARIA DA COMPUTER ION COMPUTER

COMUNQUE NON CAPISCI UN CAZZO

Antonio Schiena
Bene, sai come gestire i rapporti pubblici.

Consigliamoci UnLibro
VORREI VEDERE IL TUO LIBRONO RIUSCITO A CREARE UN SITO DA ZERO […]
VORREI VEDERE QUANTI LIBRI VENDERAI
SPERO NESSUNO […]
E NON ROMPERE IL CAZZO A ME […]
ANZIQUINDI CIAO E VAFFANCULO

Non voglio lasciarvi con le sue eleganti parole, ma con il semplice consiglio di non sprecare mai soldi spendendoli in servizi fantasmi. Anche se sono pochi, sono sempre soldi buttati che potrebbero essere spesi diversamente.

Antonio
Roba da Scrittori

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La forza di TimeCRIME

Mi ero sempre ripromesso di parlarvi di TimeCRIME ma per qualche ragione ho sempre rimandato. Ora è il momento adatto, dato che sono appena state rese pubbliche le novità editoriali in libreria dal 21 giugno.

TimeCRIME è un marchio editoriale della Fanucci, nato all’inizio del 2012, che pubblica Thriller. Cosa fa di TimeCRIME un editore più interessante del normale? Be’, il prezzo di copertina!
I suoi romanzi con copertina rigida costano appena € 10, dopo 4 mesi di prime edizioni a soli € 7,70 e il 21 giugno uscirà La trilogia nera, di Dave Zeltserman (una raccolta di tre romanzi) a soli € 12. Le altre due uscite di giugno sono invece L’ermellino di porpora e La casa sul fiume, rispettivamente di Pierre Borromee e Penny Hancock.

E sia chiaro che si tratta sempre di libri validi. Di quelli che ho letto io, non mi ha deluso nessuno e, appena troverò un po’ di tempo, prometto che li recensirò. Quindi un rapporto qualità prezzo che rarissimamente si vede il libreria, soprattutto con le prime edizioni.

Un’attenzione particolare va naturalmente a esordienti italiani, essendo noi Roba da Scrittori italiani, che per ora latitano, ma speriamo di essere sorpresi anche da questo punto di vista. Intanto io il mio manoscritto l’ho inviato, non si sa mai. A un editore così interessante è difficile resistere.

Se volete sfogliare il loro catalogo potete farlo cliccando qui. In fondo l’estate è vicinissima e la voglia di leggere è più forte che mai.
Quindi buona lettura a tutti.

Antonio
Roba da Scrittori 

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L’Ombra dell’Ignoto

L'Ombra dell'Ignoto

Il Risveglio.

Un Luogo Sconosciuto.

Carta e Penna.

Finalmente è tutto pronto!

Non avremmo mai creduto che l’affluenza al progetto sarebbe stata tale da completare questa raccolta in così breve tempo, una ventina di giorni…

… ma forse non vi interessa nulla di questo post, a parte le coordinate per raggiungere quanto è stato creato con i n/vostri scritti, per cui eccovi accontentati!

Il link è questo qui sotto:
(Mi raccomando, mettete il “Mi Piace” all’interno della vetrina, oltre che a questo post!)

ROBA DA SCRITTORI – L’Ombra dell’Ignoto

Beniamino
Roba da Scrittori

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Partecipa a “Roba da Scrittori – L’Ombra dell’Ignoto”

Dopo un anno e mezzo dalla realizzazione di ROBA DA SCRITTORI – Il libro, sono stati in tanti a chiederci quando si sarebbe replicato con un nuovo volume. Non avendo date precise abbiamo sempre rimandato, fino ad oggi! Il progetto si è finalmente concretizzato!

Roba da Scrittori – L’ombra dell’ignoto

Come per il precedente libro, anche questa volta l’obiettivo è quello di riunire tanti scrittori appassionati per dimostrare che quando una cosa piace davvero, non c’è nulla che possa evitarne la realizzazione. Abbiamo questa volta voluto cambiare il contesto. Se nel primo volume si parlava dell’amore per la scrittura, in quest’altro vogliamo sfruttare la forza della scrittura come salvezza. Salvezza da cosa? Un po’ da tutto, sta all’autore scegliere come affrontare il tema. E serve anche a sottolineare la fantasia, quanto la mente umana possa viaggiare nei meandri dell’ignoto. Come? Semplice! Ogni brano avrà un incipit comune: un risveglio in un posto sconosciuto e a disposizione solo un quaderno e una penna. Quante situazioni diverse possono svilupparsi da un inizio comune? Probabilmente infinite, se si sa far librare la mente!

Siete pronti ad affrontare questa sfida? Siete pronti a risvegliarvi in un luogo ignoto, da soli, senza sapere cosa fare? Siete pronti a divertirvi?

Noi sì, speriamo lo siate anche voi!

Per partecipare bisogna richiedere l’iscrizione al gruppo Roba da Scrittori, dove man mano verranno scritti tutti gli aggiornamenti, ci si scambieranno opinioni, si porranno domande, si interagirà.

Vi lascio con il bando per partecipare. Ogni eventuale precisazione è rimandata al gruppo.
BANDO “ROBA DA SCRITTORI – L’OMBRA DELL’IGNOTO”

Roba da Scrittori

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Benvenuti sul blog di ROBA DA SCRITTORI!

Il blog Roba da scrittori nasce dal continuo scambio di opinioni creatosi grazie all’omonima pagina Facebook.

Autori che cercano visibilità, lettori che cercano consigli di lettura, pareri sull’editoria contemporanea e testimonianze di ogni natura. Unire tutti questi aspetti: questo è il fine del blog! Evitando le limitazioni che Facebook impone, sarà più facile far sì che tutte queste realtà si uniscano, permettendo a chi naviga su internet di avere un punto di ritrovo in cui sentirsi un po’ in casa.

Non esisteranno distinzioni tra grandi e piccoli editori, grandi e piccoli autori o tutto ciò che al giorno d’oggi viene ostinatamente catalogato. La passione è unica e condivisa.

Qualunque cosa vogliate dirci, consigli sul blog o idee che vi piacerebbe vedere realizzate tramite il blog, il Guestbook è a vostra completa disposizione proprio per questo.

Detto questo vi auguriamo buona permanenza sul blog e, soprattutto, buon divertimento!

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Lucantropi – Tra il dito e la luna, scelgo la luna

Titolo Lucantropi
Autori Vari
Edito Edizioni MIdA

La Lucania raccontata dai nipotini del sisma

Il cinema di Corleto Perticara chiuso dopo il terremoto e mai più riaperto. L’arrivo del petrolio e dei sogni di carta. Le occasioni mancate, e quelle inseguite a Marsico Nuovo e Latronico. Vado via, resto qui. L’ossessione di facebook e twitter come tic antipredessione, ma anche memoria delle tradizioni cucite addosso alla modernità come a Lagopesole: torniamo a fare i contadini, ma non da morti di fame.

Cos’è la Lucania, oggi. E cos’era ieri, all’indomani del terremoto del 1980. Ma soprattutto: cosa sognano per il futuro di questa terra i suoi giovani.

Cinquanta ragazzi, cinque istituti superiori, una sola terra.

E sono proprio i nipotini del sisma i protagonisti di un esperimento editoriale curato dall’Osservatorio permanente sul dopo sisma, diretto dal giornalista di Repubblica Antonello Caporale: raccontare la Lucania di oggi attraverso le suggestioni e gli occhi di chi, il terremoto, non l’ha mai vissuto. Hanno provato a farlo con un istant book, Lucantropi, e con un istant video girato con il videofonino, La Basilicata nel cellulare. Il sisma come occasione per rifarsi, per giocare senza azzardo l’ennesima partita al tavolo dello sviluppo.

«Sono racconti densi di sentimento, a volte di risentimento, ma gonfi di amore per la Lucania. È un libro vero, crudo, sincero – spiega Caporale – C’è la gioia e la noia nelle parole di questi ragazzi che provano a raccontare se stessi e la loro terra. Il presente e il futuro. Le nuove generazioni devono imparare a sognare restando qui.  Serve un fondo unico, una cassa comune, che garantisca e assecondi i loro talenti, i loro bisogni. Serve lo studio, l’applicazione quotidiana, la fatica. Servono i viaggi, l’apertura al mondo, le parole degli altri. Servono occhi curiosi, mani pronte, passo veloce. Serve imparare. Serve lavorare. Serve essere e mostrarsi liberi, come lo sono i protagonisti di questo libro e di questo piccolo film».

L’inchiostro dell’istant book, curato da  Giuseppe Napoli, giornalista e responsabile del progetto editoriale, si mescola ai fotogrammi del documentario, a cura del filmaker Antonello Faretta e realizzato con i videofonini dai ragazzi delle scuole, accompagnando il lettore in un viaggio inedito nella Lucania di Levi e Sinisgalli, di Nitti e Scotellaro.

Roba da Scrittori

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Quella notte – Luisa Bolleri

Titolo Quella notte
Autore Luisa Bolleri
Editore Ibiskos Editrice Risolo
Pagine 390
Prezzo € 15,00

Trama

Il cadavere di una giovane donna violentata e barbaramente uccisa viene rinvenuto in una valigia… Le indagini del Commissario Stefano Pacini, navigato ispettore della Squadra Omicidi di Empoli, lo trascineranno in un’avventura mozzafiato nella quale nulla è come sembra.
Due donne e due uomini vedono stravolte le proprie vite, a partire da quella notte, vedono intrecciarsi le proprie strade, come a un incrocio mai percorso prima, provano a cambiare i propri destini, ognuno a suo modo. Ma tutti hanno un punto debole che li farà soffrire.
Mauro, alle spalle una famiglia arida d’affetti, tormentato dai ricordi, si è barricato da tempo dentro un muro di isolamento e vive in balia delle proprie turbe psichiche; Eleonora, bella, sensibile e dal temperamento impulsivo, sarà costretta ad affrontare una terribile prova; Alberto, attraente e intelligente marito di Eleonora, al ritorno dal lavoro troverà una lettera di addio di sua moglie; Veronica sarà coinvolta in un pauroso incidente con Alberto.
Strada facendo il romanzo affronta due delicate tematiche: il disagio mentale e la violenza alle donne. Il disagio mentale, troppo spesso nascosto e trascurato, a volte evolve in situazioni tragiche: la solitudine e la sofferenza, alla base della condotta di uno dei protagonisti, lo condurranno verso un’unica, estrema ossessione. La violenza sessuale e l’omicidio sono perpetrati ancora una volta ai danni di una donna. E tutto diventa occasione per riflettere sui valori della nostra società.

Dal romanzo

Vagamente le parve di udire un respiro affannato nella stanza, simile al rantolo di un animale… In qualche parte del suo cervello si accese una spia rossa e partì l’ordine alla bocca perché chiedesse: “Chi sei?”, ma ormai era troppo tardi: stava perdendo di nuovo conoscenza. Lottò con tutte le sue forze per resistere all’oblio…
Fu allora che lui le sorrise, ma in quel sorriso disumano e spietato c’era ormai solo la sua condanna.

Commenti dell’autrice

Quando ho cominciato a scrivere “Quella Notte”, volevo che la trama fosse verosimile, non un tourbillon di inseguimenti, sparatorie e vittorie impossibili da conseguire nella realtà, ciò che non sopporto di ritrovare nei gialli. Ho cercato di tener vivo l’interesse con una storia avvincente e soprattutto dal ritmo incalzante. Per dare armonia alla narrazione ho inserito molti dialoghi, per fornire al lettore non un racconto, ma l’esperienza del vissuto in diretta. E, sempre volendo fuggire i soliti schemi, ho voluto che durante la lettura del romanzo si stentasse a individuare un solo protagonista, colui nel quale ci si immedesima, per un comune e primitivo bisogno di sentirsi parte della storia. I protagonisti sono infatti quattro personaggi, due donne e due uomini: Mauro, Eleonora, Alberto e Veronica.
Ho tentato di non dare tutto per scontato, relegando questi personaggi dentro gabbie inamovibili, in cui ognuno si muove in un solo prevedibile senso. Senza voler rivelare troppo, posso dire che non sempre ciò che appare in un certo modo, lo è veramente. Non è del resto questo che si cerca in un thriller?
Due temi seri. Durante la stesura del romanzo mi sono trovata ad affrontare principalmente due temi seri: il disagio mentale e la violenza alle donne.
Un argomento molto delicato si dipana attraverso uno dei personaggi principali, Mauro: il disagio mentale, troppo spesso vissuto come una vergogna, viene nascosto agli altri come polvere sotto il tappeto, permettendo che evolva in situazioni tragiche. Descrivendo Mauro, ho accuratamente evitato l’equazione colpevole uguale nato cattivo e senza sentimenti, tradizionale nel romanzo giallo. Il personaggio psicolabile descritto in questo libro non è affatto privo di sentimenti, anzi, è un ipersensibile. Provando a non cadere nella trappola del facile giudizio, ho scavato nel suo passato, penetrando la sua sofferenza e le sue motivazioni, non per giustificare a tutti i costi, ma per spiegare come può muoversi il cervello di un killer. La solitudine e il senso di ingiustizia sono alla base della condotta di Mauro. Fiumi di parole sono state scritte su comportamenti simili ai suoi, ma in un romanzo si può soltanto narrare, non giudicare, se non attraverso la voce dei protagonisti.
Altra tematica affrontata: la violenza alle donne.
Dopo aver messo la parola “fine” al romanzo ho sperato che l’ennesimo romanzo incentrato sulla violenza sessuale e l’omicidio, perpetrati ai danni di una donna, non fosse pura occasione di svago e divertimento fine a se stessi, ma diventasse occasione di riflessione e comprensione della sofferenza altrui. Spesso dimentichiamo che la percentuale di vittime di aggressione, violenza e omicidi riguarda le donne molto più di quanto una società giusta dovrebbe essere disposta ad accettare. Questa storia vuol essere su questo fronte un tributo alla donna, eterna vittima sacrificale.

Roba da Scrittori

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Recensione: ll Signore del Tempo – Daniela Lucchi

Titolo Il Signore del Tempo
Autore Daniela Lucchi
Editore Albatros
Pagine 234
Genere Fantasy

Ho ricevuto l’invito a leggere questo libro in cambio di una recensione.  Benché abbia accantonato il fantasy per esplorare nuovi generi letterari, l’autrice – che mi ha contattato su anobii.it (dove ho la mia libreria virtuale) – mi ha inviato il suo libro e, finalmente, ecco la recensione che tanto aspettava. Come potete ben constatare l’editore è Albatros, la famosa “casa editrice delle cause perse” e lì per lì, ero dubbioso se valesse davvero la pena leggere qualcosa di un editore che pubblica di tutto, dietro pagamento. È stata automatica l’associazione “Casa editrice a pagament0 = Immondizia” come penso chiunque con un minimo di conoscenza nel mondo editoriale possa avere, ma ho voluto dare all’autrice – e non all’editore – una possibilità. 

La storia è una delle fantasy più classiche. Siamo in un mondo popolato da elfi, umani, nani e altre creature soprannaturali che si ritrovano a combattere contro lo sconvolgimento del Tempo e un ritorno di fiamma di creature quiescenti di natura nanesca. Fin qui, il tutto può sembrare banale, tuttavia la limpidità e la naturalezza con la quale l’autrice espone gli argomenti fa scorrere la trama in modo lineare e ben strutturato, senza lasciare dubbi o perplessità. Non ci sono state parti dove dire “salto e vado avanti”, perchè le descrizioni sono ben miscelate nel discorso.

La trama mi ha incuriosito dall’inizio alla fine; il ritmo è veloce – si svolge in 234 pagine – benchè, a mio parere, si potevano caratterizzare in modo più incisivo tutti i luoghi in cui si svolge la storia, dandogli un tantino di più di connotazione geografica.
Per quanto riguarda i personaggi, sono veramente tanti con riferimento alla lunghezza, relativamente breve, della storia. Alcuni sono superflui, ma comunque ben descritti e concreti, in particolare la figura di Rufus il Nano che mi ha alquanto incuriosito.
Ottima l’idea base del romanzo, benché l’arrivo al castello di Cronos e la sua cattura, ad opera di Bashir, siano veramente troppo facili e di risoluzione troppo veloce e diretta.
Forse l’unico vero punto a sfavore della storia è proprio l’eccessiva velocità con la quale si svolgono gli eventi, uno dietro l’altro, come se si avesse avuto fretta nel raggiungere la fine del romanzo.

Conclusione: È un buon romanzo, ottimo per chi non vuole trame troppo impegnative e che desidera un romanzo lineare e senza troppi fronzoli a contorno della storia. Sapendo che la Albatros pubblica qualsiasi cosa gli arrivi tal quale, sono rimasto colpito dal grande lavoro di editing e di impaginazione dell’autrice. Mi rammarica il fatto che si sia rivolta ad Albatros per la pubblicazione, perché così facendo si è tolta la possibilità di far conoscere il suo romanzo ad un pubblico decisamente più vasto di quello che – immagino – abbia ottenuto finora. Ripeto, è un buon libro, ma – a mio parere – pubblicare con la Albatros (o con qualunque altra casa editrice a pagamento) significa uccidere in partenza ciò che si è creato con la propria fantasia.

Voto:

Beniamino
Roba da Scrittori

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Intervista: Io sono Heathcliff – Desy Giuffrè

Autore Desy Giuffrè
Titolo Io sono Heathcliff 
Editore Fazi – Collana Lain
Pagine 300
Prezzo € 9,90
Il sito dell’autrice

Ciao Desy, benvenuta sul blog Roba da scrittori! Averti qui è un onore.

Salve a tutti i lettori di Roba da scrittori! Grazie mille per avermi invitata, è un piacere essere qui con voi.

Il tuo romanzo è intitolato “Io sono Heathcliff”. Il tuo amore per il capolavoro di Wuthering Heights (Cime tempestose) è evidente sin dal titolo. Come ti è venuta l’idea di trasportare questa tua grande passione in maniera così netta nel tuo primo romanzo?

So bene che in molti avranno certamente ritenuto questa mia scelta piuttosto azzardata, o addirittura troppo “imprudente”, soprattutto trattandosi del romanzo d’esordio con cui ho voluto presentarmi al pubblico dei lettori che, sin dai primi tempi in cui fu data notizia dell’uscita di Io sono Heathcliff, ha espresso tra i più svariati (ma tutti rispettabilissimi) pareri. Un’idea – quella di rendere omaggio ad uno dei grandi classici (Wuthering Heights) che più amo, nonché alla sua inimitabile autrice, Emily Bronte – che ha significato molto per la sottoscritta, avendola vissuta come una vera e propria sfida con me stessa. Continua a leggere »

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Scelte – Matteo Zanatta

Titolo Scelte
Autore Matteo Zanatta
Editore Caosfera
Pagine 100
Prezzo € 12,00
Clicca qui per acquistare il libro 

Scelte è un compendio d’intuizioni, un cammino di ribellione contro tutto ciò che si mostra ipocritamente come giusto ed intoccabile.

Il linguaggio e la tipologia degli scritti cambiano a causa del tempo che è servito allo scrittore per completare la sua opera. A partire dall’anno 2007 fino al 2010, nei primi tre anni Matteo Zanatta dà foga al suo linguaggio poetico scrivendo: La Vita, Tecnologia, Preoccupazione, “A Lei, non ci riesco”, Musica; alcuni scritti in prosa e delle Note di riflessione. Dal 2010 al 2011, l’autore comincia la stesura di brevi racconti sempre di carattere filosofico come: Carlos e La Paura, continuando sempre e comunque a scrivere della prosa, ma abbandonando lo stile poetico. Nell’ultimo periodo, dal 2011 al 2012, l’autore comincerà a trascrivere i suoi pensieri e ragionamenti in testi sempre più descrittivi, puntando su argomenti di civiltà e concludendo infine con lo scritto in prosa: La follia di Vivere.

Matteo Zanatta è nato a Treviso nel ’91 ma vive a Piombino Dese, in provincia di Padova. Diplomato come Tecnico delle Industrie Elettroniche all’IPSIA, durante il periodo gli studi, per scaricare lo stress, comincia a scrivere poesie e riflessioni sulla vita. Ora, dopo 5 anni, ha raccolto in un’unica opera i suoi scritti.

Roba da scrittori